L’obiettivo del gruppo è di superare i 50 milioni di fatturato nel 2024

Guaresi, azienda (controllata dal private equity Hyle Capital) che si occupa di macchine per la raccolta del pomodoro per l’industria conserviera con sede a Pilastri (Ferrara), ha acquisito Grim, impresa di Jesi (Ancona) specializzata nella progettazione, produzione e commercializzazione di macchine semoventi per l’irrorazione di trattamenti sulle colture. Il gruppo si avvia così verso i 40 milioni di euro di fatturato nel 2023, con l’obiettivo di superare i 50 milioni nel 2024, con target di 35 milioni per Guaresi e 15 per Grim.

In prospettiva, si profilano anche altre acquisizioni, sempre nel settore delle macchine ad alto contenuto tecnologico, che siano nello specifico semoventi e specializzate nell’orticoltura, «una nicchia in forte espansione» secondo l’ad di Guaresi Massimo Zubelli e il presidente Livio Marchiori. È in essere un piano per il raddoppio della capacità produttiva dei due stabilimenti in provincia di Ferrara e di Ancona, con una quota di investimenti per il 2023 che si attesta attorno al 5-6% del fatturato, in linea con le performance delle realtà più innovative del settore. «L’acquisizione di Grim rientra nei piani di crescita di Guaresi per quanto riguarda il completamento di gamma del portafoglio d’offerta.

Permette inoltre sinergie commerciali, tecniche e industriali», commentano Zubelli e Marchiori, che continuano: «Il mercato del pomodoro per l’industria sta vivendo in questo momento, a livello globale, un periodo positivo. La pandemia ha esaurito le scorte da conserva. La siccità ha ridotto le produzioni del 10-15%. La domanda per questo tipo di prodotto semplice è aumentata. Non essendosi ancora ricostituiti gli stock, con una domanda forte, e prezzi alti tutti hanno aumentato le superfici di coltivazione per soddisfare la richiesta. E chiedono più macchine da raccolta».

Guaresi ricava l’85% del fatturato dalle esportazioni, quest’anno soprattutto verso Cina e Turchia. Nei Paesi grandi produttori di pomodoro da industria del mondo – oltre ai due già citati anche California, Spagna, Portogallo, Argentina, Brasile – l’azienda sta valutando crescite strutturali, non solo tramite rivendite ma anche con un presidio.

L’acquisizione di Grim mette a fuoco un potenziale di crescita anche perché riguarda diverse colture, non solo il pomodoro: le macchine irroratrici vengono infatti utilizzate per altri prodotti. Contengono inoltre una tecnologia avanzata per quanto riguarda l’industria 4.0, mettendo a disposizione dell’agricoltore dati raccolti sul campo con sensori, in un processo di precision farming nato prima che in altri settori. E che pure Guaresi sta sviluppando. «Si tende a comprare macchinari più complessi per risparmiare acqua, per mettere meno anticrittogamici: stiamo vivendo un passaggio tecnologico verso mezzi più evoluti, che è l’unico che permette una maggiore efficienza», concludono Zubelli e Marchiori.

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